I principali composti del vino all’imbottigliamento
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Principali alterazioni chimiche durante il trasporto del vino
Acido tartarico: è soggetto a precipitazione se la temperatura si abbassa nel vino e non è stato stabilizzato precedentemente.
Acido malico: se è presente può dare luogo a fermentazioni anomale se la temperatura si alza sopra i 18 – 20 °C
Acido acetico: con temperatura superiore a 15 – 18°C e presenza di Ossigeno, può aumentare rapidamente e portare al difetto di spunto acetico
Colloidi: possono aggregarsi e precipitare con temperatura inferiore a 4 – 5 °C
Zuccheri residui: possono essere fermentati da batteri o lieviti inquinanti con temperatura superiore a 15 °C
Anidride solforosa: la forma che maggiormente protegge il profilo aromatico da alterazioni biologiche – chimiche è la solforosa molecolare che diminuisce con temperature elevate e presenza di ossigeno
Problemi legati ad alterazioni durante il trasporto a temperature alte
- A temperature alte (temperatura > di 20 °C con alterazioni che aumentano all’aumentare della stessa e del tempo di esposizione) si rischia che inizino fermentazioni anomale dell’acido malico (se presente) ad opera dei batteri malolattici o dello zucchero residuo
- Possono inoltre svilupparsi altri metaboliti a causa del Brettanomyces (lievito inquinante lento fermentante) con produzione di anidride carbonica e difetti da intorbidamento del prodotto imbottigliato
- Il tappo se è in sughero, o se la bottiglia è imballata verticalmente, con temperature alte inizia a seccarsi così la conservabilità nel tempo risulta compromessa con possibili perdite di prodotto e alterazioni con produzione acido acetico
- Alte temperature portano ad una rapida azione dell’anidride solforosa con perdita dei valori utili alla conservazione ottimale del prodotto
- Le alte temperature favoriscono la flocculazione di proteine con intorbidamento del vino
Problemi legati ad alterazioni durante il trasporto T basse
- A temperature basse (temperatura < di 8 °C con alterazioni che aumentano al diminuire della stessa e del tempo di esposizione)
- Si rischia che l’acido tartarico se non stabilizzato precedentemente in modo ottimale mediante l’uso del freddo o di ausiliari (ac. metatartarico) possa formare un sedimento in bottiglia
- Nei vini rossi le temperature basse possono portare a perdita del colore con precipitazioni di sostanze colloidali di varia natura
Altri problemi legati al trasporto del vino in bottiglia
- Rotture: le bottiglie possono andare incontro a rotture nel caso che gli imballaggi non siano ben confezionati. Anche se la rottura avviene ad una singola bottiglia, essa crea danno a tutte le bottiglie limitrofe andandole a macchiare le etichette. Inoltre il liquido fuoriuscito va incontro ad alterazioni microbiche (muffe e spunto acetico) che vanno a permeare le bottiglie vicine rendendole non commerciabili
- I tappi si possono alterare (gonfiare o seccarsi)
- Perdita di intensità aromatica e caratteristiche di freschezza nei vini giovani
- Diminuzione della qualità generale del vino