LO SMALTIMENTO DELLE ACQUE
Le acque reflue possono essere smaltite in diverse maniere che dipendono dalla legislazione di ogni singolo Stato. Fondamentalmente esistono 4 modi:
- Smaltimento dei reflui attraverso il reimpiego aziendale. È possibile in alcuni Paesi, ad esempio in Italia è possibile riutilizzare le acque per la fertirrigazione solo se: le uve provengono dalla azienda, le acque hanno sostato in decantazione in depositi almeno per 90 giorni, le acque che si possono distribuire hanno una portata massima di 4000 m cubi /anno, non si può spandere i reflui vicino ai fiumi, laghi ecc
- Allacciamento alla rete fognaria. Le acque reflue che si originano in aziende dove sono coltivate le uve che concorrono alla formazione dei 2/ 3 della produzione, possono essere scaricate nella normale rete fognaria perché sono assimilabili a scarichi civili. Per le altre occorre autorizzazione Il tutto varia da Paese a Paese
- Stoccaggio in cisterne deposito e smaltimento attraverso consorzi che ritirano i reflui.
- Smaltimento attraverso fitodepurazione (vedi capitolo 6)
IL RECUPERO DELLA ACQUE PIOVANE
Dato il grande consumo delle acque soprattutto in paesi molto caldi (sud della Spagna, Grecia, ecc..) oltre a cercare di recuperare l’acqua già usata può essere utile non disperdere l’acqua “piovana” recuperandola dalle piogge quando presenti.
Questo può essere fatto mediante l’interramento di cisterne comunicanti (la prima per sedimentazione, la seconda di raccolta) che vengono riempite con le acque delle piogge raccolte dal tetto munito di grondaie e canalizzate verso le cisterne.
Tali acque essendo entrate in contatto con le impurità del tetto (materiali e pollini) potranno essere usate esclusivamente per uso esterno, ad esempio per lavare il piazzale, i pavimenti o per raffreddare dall’esterno i vasi vinari (metodo artigianale).
IL REIMPIEGO IN AZIENDA
L’acqua reflua può essere una risorsa soprattutto per quelle aziende situate in luoghi aridi dove l’approvvigionamento scarseggia in volume.
Se l’acqua non contiene residui da trattamento quali derivati da ferrocianuro, desolforazioni o acque di lavaggio contenenti sode o acidi forti; possono essere recuperate e reimpiegate per veicolare trattamenti fitosanitari in vigna.
Un altro modo è quello di riusarla come veicolo per l’utilizzo di diserbanti.
Un altro impiego per queste acque po’ essere quello di usarle per raffreddare i contenitori vinari dall’esterno (soprattutto quelli in acciaio) durante la fermentazione facendo scorrere l’acqua fredda sopra in modo da controllare la fermentazione alcolica.