Il risparmio energetico nelle cantine esistenti
Le cantine spesso sorgono in volumi spesso adattati e di conseguenza con strutture e spazi difficilmente modificabili e spesso non efficienti. Anche in questi spazi si possono comunque eseguire accorgimenti ad alto o basso costo che consentono di diminuire gli sprechi energetici.
Vediamo alcuni esempi:
1) Sostituire le pompe e le macchine obsolete, in particolar e per i motori usare quelli a massima efficienza e usarli a pieno carico (consumano meno).
2) Isolare i tubi e le valvole che collegano la caldaia e il gruppo frigo per non avere dispersione lungo i tragitti lunghi.
3) Sostituire le lampadine con i LED (Light Emitting Diode) che consumano il 75% in meno delle altre.
4) Posizionare sul tetto della struttura o adiacente pannelli solari e serbatoi di calore che consentono di accumulare l’energia prodotta e consumarla in altri momenti, questa soluzione è molto consigliata in quanto come abbiamo già visto è la vendemmia il periodo con maggior consumo, ovvero dopo l’estate quando è possibile immagazzinare molta energia elettrica.
5) Dotate gli impianti e le pompe di inverter o variatori delle velocità che determinano e regolano i flussi al motore a seconda del fabbisogno effettivo, questo accorgimento può essere fatto a basso costo su tutti gli impianti a carico variabile.
6) Sostituire la caldaia (di solito con rendimento dal 50 al 70 %) con una con recupero calore e condensatore che hanno un rendimento pari a circa il 98%.
7) Dove possibile inserire porte per dividere gli spazi tra locali con differenti temperature da mantenere attraverso condizionatori come ad esempi depositi, uffici, cantina da affinamento ed evitare sprechi per mantenere costanti tali ambienti.
8) Realizzare se possibile un cappotto esterno alla struttura in modo tale da evitare sbalzi termici ai vari ambienti.
9) Realizzare semplici coperture ai vinificatori se posizionati all’esterno.
Risparmio energetico nelle cantine da progettare o riqualificare
Per quanto concerne invece nuove cantine da progettare e costruire occorre fare investimenti magari inizialmente più onerosi per poi poter abbattere i costi di gestione successivi. Anche per queste strutture vale quanto già affermato per le cantine già esistenti, ma si possono prevedere ulteriori interventi tra cui:
1) Prevedere di interrare alcune ambienti che necessitano di temperature stabili basse e umidità alta (come la cantina di invecchiamento in legno).
2) Se possibile prevedere un impianto che prevede l’uso della gravità dalla prime operazioni alle ultime per evitare l’eccessivo uso di pompe, ovvero scaricare le uve in alto e lavorarle via via sempre più in basso, fino alle botti in legno messe semi interrata in linea con l’imbottigliamento.
3) Isolare termicamente ogni spazio.
4) Prevedere sistemi di ventilazione dell’aria con pompe di calore per la gestione delle temperature degli spazi.
5) Utilizzare se possibile l’energia geotermica per regolare la temperatura degli spazi.
6) Dotare la cantina o alcuni spazi come gli uffici o i magazzini di sistemi “smart” ovvero impianti integrati domotici centralizzato che regolano i consumi degli ambienti in base alle richieste. Metodo oneroso dall’altissima efficienza di recupero nel tempo, utile per nuove cantine all’avanguardia.
7) Evitare di progettare la zona di vinificazione esposta al sole o troppo lontana da caldaia e gruppo frigo per evitare dispersione energetica fabbisogni alti.