GESTIONE DELLA FAUNA: UNA DEFINIZIONE
La gestione della fauna selvatica è una scienza che si occupa di studi sulla fauna selvatica, con particolare attenzione alle relazioni tra animali selvatici, caratteristiche ambientali e presenza antropica.
Lo scopo di questa disciplina è la conservazione e la protezione della fauna autoctona di un’area, comprese le specie minacciate e in pericolo.
Con questo obiettivo, la gestione della fauna selvatica cerca un’integrazione in grado di soddisfare gli obiettivi umani attraverso la gestione delle risorse faunistiche, senza comprometterne la permanenza e senza alterarne in modo permanente l’equilibrio naturale.
DI COSA SI OCCUPA LA GESTIONE DELLA FAUNA SELVATICA?
Le principali attività della gestione della fauna consistono nella definizione di misure di mitigazione che tengono in considerazione il livello di rischio di per ciascuna specie e popolazione.
Queste possono essere divise in 4 principali gruppi di attività:
1. Identify clear objectives
2. Choose appropriate methods
3. Plan
4. Adopt a critical evaluation of results
L’APPROCCIO ALLA GESTIONE DELLA FAUNA SELVATICA
Se consideriamo la gestione della fauna selvatica come un sistema di misure finalizzato a creare e mantenere un equilibrio tra animali selvativi, ambiente e presenza antropica, si comprende quanto sia necessario un approccio di tipo integrato, in grado di considerare tutti questi aspetti.
IL RUOLO DELL’UNIVERSITÀ
Le università possono avere un ruolo importante nello sviluppo di strategie e misure per la gestione della fauna in termini di ricercar, formazione, innovazione ed educazione.
UNGULATI E PREVENZIONE: ALCUNE SOLUZIONI PRATICHE
Recintate la vostra proprietà con un’altra recinzione
I recinti sono l’alternativa più sicura ma anche la più costosa. È possibile utilizzare vari tipi di reti metalliche, ma anche recinzioni elettroniche o apparecchiature specifiche collegate ad una batteria che rilascia a intermittenza piccole scosse elettriche alla recinzione.
Utilizzate dispositivi acustici o visivi
Ricorrete a soluzioni che spaventino o scoraggino l’ingresso di ungulati nella proprietà (ad esempio cani, spaventapasseri, ecc.).
Utilizzate lana di pecora
L’odore della lana di pecora, a causa del grasso di cui è impregnata, allontana gli animali. Sul mercato ci sono molti prodotti a base di questo materiale; di solito hanno un costo basso ma la loro efficacia perde nel tempo. Per questo motivo sono necessari ulteriori interventi. Si tratta di un rimedio antico, la cui efficacia è variabile e non sempre il risultato è assicurato.
Riducete elementi di possibile attrazione per gli ungulati
Non lasciate cumuli di frutta all’interno della proprietà, rimuovete i frutti caduti e il compost non utilizzato, conservate il fieno in modo appropriato.
Evitate o riducete la trasmissione di malattie
Evitate il contatto tra pecore domestiche e pecore selvatiche.
Create dei corridoi all’interni della vostra proprietà
Questa misura ha l’obiettivo di consentire un passaggio sicuro intorno e all’interno della proprietà.
Utilizzate dissuasori ad ultrasuoni
I dispositivi ad ultrasuoni producono un suono variabile che non è udibile dall’uomo ed è in grado di tenere gli animali lontani dalla vigna. Questi dispositivi hanno una buona efficienza ma il loro posizionamento deve essere studiato attentamente.
PREDATORI NATURALI, CACCIA E CONTROLLO DELLA FAUNA SELVATICA
Se i metodi elencati in precedenza si basano sulla prevenzione, i predatori naturali, la caccia e le misure di controllo della fauna selvatica rappresentano un tipo di intervento più incisivo e dannoso per l’ambiente.
Predatori naturali
I lupi sono i predatori naturali degli ungulati. In natura queste due specie vivono in equilibrio. I lupi possono quindi essere i migliori amici dei viticoltori, ma allo stesso tempo sono i peggiori nemici degli allevatori che chiedono la loro macellazione selettiva per proteggere i loro greggi e le loro mandrie.
Caccia e controllo della fauna selvatica
In alcuni casi, il ricorso alla caccia sembra essere uno dei pochi rimedi in grado di controllare in modo pratico il numero di ungulati nelle zone agricole.
Attraverso piani di raccolta e di abbattimento controllati, i governi possono mantenere le popolazioni al di sotto della soglia critica, a beneficio non solo degli agricoltori ma anche dell’ecosistema, che non perde nessuna delle sue componenti. In Italia, ogni regione regola la caccia agli ungulati in modo diverso, con piani di campionamento stabiliti di anno in anno. In generale, gli animali sono raccolti in modo controllato e solo i cacciatori autorizzati possono abbattere gli animali.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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