Un concorso enologico ha grandi potenzialità, sempre che sia organizzato seguendo parametri ben precisi con regole specifiche.
Una seria organizzazione è la prima condizione se si vuol far sì che i partecipanti ne traggano una soddisfacente utilità. Ogni produttore che decide di partecipare a un concorso, oltre che a trarne una soddisfazione personale, vede la possibilità di far conoscere il proprio vino e di poterlo promuovere.
Una medaglia assegnata da una giuria competente, un attestato e i bollini da applicare sulle bottiglie vincitrici sono degli ottimi metodi per i produttori che vogliono dimostrare al consumatore finale la qualità dei propri prodotti così da invogliarlo a consumarli.
Un vino premiato in un concorso, al quale partecipano nomi importanti del settore, viene considerato all’altezza di essere sul mercato. Inoltre, un produttore, attraverso i punteggi conseguiti, può misurarsi con produttori di vari livelli e valutare la qualità dei propri prodotti.
Inoltre, in molti casi, alcuni eventi e degustazioni sono organizzati successivamente alla competizione per poter promuovere e far conoscere al pubblico i vini premiati e i loro produttori.
A livello europeo, i concorsi enologici possono beneficiare del patrocinio dell’OIV (Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino): in tal caso si devono attenere alle regole imposte da tale organizzazione oltreché a quelle nazionali. A sua volta, ogni organizzatore dovrà stilare il proprio regolamento.
Prima di arrivare al momento del concorso vero e proprio, è necessario seguire vari step, alcuni devono essere seguiti solo la prima volta, altri a ogni edizione.