Varietà di uva coltivate
Le varietà di uva coltivate nel mondo possono essere suddivise in:
- Autoctone: coltivate e diffuse nella zona storica di origine, ad esempio il Teroldego rotaliano (provincia TN, Italia)
- Locali: Nei secoli alcune varietà hanno trovato espressione di qualità in areali lontano da dove si sono originate e ad oggi sono definiti locali. Ad esempio il Monemvasia autoctono greco nei secoli si è diffuso nel mediterraneo ed è considerato Malvasia in Italia o Molvosia in Francia
- internazionali: uve diffuse negli ultimi 100 anni in areali diversi da quelli di origine che si adattano bene a climi diversi mantenendo le caratteristiche della varietà e ad oggi diffuse in quasi tutti gli areali della vite ad esempio Merlot, Cabernet sauvignon ecc
Il problema delle varietà internazionali
- Le uve intenzionali si sono diffuse rapidamente negli ultimi 30 anni andando di fatto a sostituirsi alle varietà autoctone e locali
- Il loro successo è dovuto all’adattamento delle uve ai terreni e ai climi senza perdere né in qualità né in quantità
- I clienti si abituano facilmente a vini che di anno in anno mantengono caratteristiche costanti (fidelizzazione)
- Le grandi aziende automatizzano la filiera in breve tempo e si adattano ai cambiamenti
- I piccoli produttori hanno invece un margine basso e nel tempo tendono a “sparire” perché non riescono ad emergere come marchio o a mantenere un profitto alto dalla loro coltivazione
→ Viene a mancare la sostenibilità a livello locale.